Numero d'ordine:
Data: 31 05 1673
Intestazione: [LEOPOLDO DE' MEDICI AD ANNIBALE RANUZZI]
Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIII, cc. 450-451, 453-454.
Fonte: Dei disegni del sensale non ve ne sono de' ragionevoli se non 26, et anche, levatone 4 o 5 (che è quello che mi dispiace), per non essere di pittori principali non si conoscono da alcun de' nostri né da me gl'autori, e però non si può far altro se non vedere, come fece altra volta Vostra Signoria, di scerne quelli notati nella listra, perché potrebbe essere che il padrone stimassi più certi che sono copie, che quelli che io ho scelto. E fra essi si è notato alcuni con due righe, dove ho più inclinazione che a gl'altri per conoscere gli autori, e si avverta tanto in questi che ne gl'altri che si tratta che i numeri sono lire di nostra moneta. È ben vero che, a sommar tutti insieme, fa quasi la metà della domanda del padrone, essendo questi la metà di essi, sì che forse si potrebbe accordare quando bisognasse crescere 3 o 4 scudi. Circa il cavaliere di agata et altri intagli non vi è cosa che faccia per me, salvo che due piccoli, che crede forse antichi, benché non me ne assicuri, da arrivare, occorrendo, ad una dobla fra tutti due. Circa i quadri e disegni del mercante da cera, primieramente sopra i quadri dico che quello di Marte e Venere è certo dello Schiavone et è ragionevole, e per il giusto prezzo l'averei preso, ma le mie caste stanze non hanno ammesso ancora simil tresche. Circa l'altre tre teste, dette di Paolo, quella con l'adornamento è di pastelli, né credo sia di Paolo. L'altra maggiore è copiata da Paolo e, se fusse originale, varrebbe il danaro chiesto di tutte tre. La piccola è di mano di un nostro pittore fiorentino non molto eccellente. Circa i disegni, pure anco fra questi io ho fatto una nota a parte, ma son certo che in quelli del Pesarese non ci accorderemo mai con i Bolognesi, i quali, anche un'altra volta che io fui costà, erano in stima al pari di quelli di Alberto Duro, trattandosi di questi a doppie. Ma io comprai quello di Alberto e lasciai quelli di Simone. Sì che, se non ci accordiamo in quei due del Tempesta, de' quali darei una piastra dell'uno, non vedo che ci possiamo accordare in altri. Per quello creduto di Polidoro, certo non è di lui. Vostra Signoria non mi ha mandato quella mezza figura di quel ritratto stimato d'Anibale, che quando fusse riconosciuto costà opera di esso, il prezzo non sarebbe da non si accordare, ma non l'avendo vista, non posso dirne altro, e non è dubbio che costà al pari di noi sapranno conoscere se sia d'Anibale e della sua buona maniera. Il ritratto di Simon Pesarese mi piace, ma non ci vedo sfoggi; et essendo una bozza, come si vede, tanto più non mi curo d'averlo. n. 1 S. Filippo Benizzi s. 2 n. 2 Testa di pastelli s. 2 n. 3 Alberi s 2 n. 4 Angelo in chiaroscuro s 2 - n. 5 Istorietta del Mosca s. 4 - n. 6 Villano in matita rossa s. 4 - n. 7 Storiette in matita nera e gesso s. 4 n. 8 Angelo in penna s. 3 n. 9 Principe in penna s. 3 - n. 10 Salimbeni s. 4 n. 11 Coronazione di spine s. 2 - n. 12 Guercino, testa in matita rossa s. 4 n. 13 Ferraù in penna s. 2 n. 14 Sepoltura di Cristo Nostro Signore s. 3 - n. 15 Baccio Bandinelli s. 5 n. 16 Pietà del Naldini s. 5 n. 17 Sotto in su, acquerello e biacca s. 4 n. l8 Madonna s. 2 n. 19 Animali in penna s. 4 n. 20 Vergine Maria, antica s. 3 n. 21 Femina a sedere s. 2 n. 22 Senza segno, Madonna s. 4 n. 23 Istorie d'acquerello s. 6 n. 24 Assunta di Maria Vergine s. 5 n. 25 Samaritana s. 5 n. 26 Aquerello azzurro, antico s. 6 ______ s. 97 n. 1 Due disegni del Tempesta s. 8 n. 2 Un S. Girolamo s. 4 n. 3 Ignudo del Pesarese s. 4 n. 4 S. Girolamo s. 4 messe due volte per errore, deve dire Istoria di Adamo n. 5 Istoria di matita rossa s. 4 n. 6 S. Francesco s. 4 n. 7 Spirito Santo s. 7 n. 8 Deità antiche s. 6 ______ s. 41
Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 166-168.
Note: Di mano di Filippo Baldinucci.