Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 19 12 1673

Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIII, c. 508.

Fonte: Serenissimo et Eminentissimo Signore e Padrone colendissimo, avendo veduto il Marchese de Boi doppo ricevuta l'umanissima di Vostra Altezza Serenissima, gli ho accennato parte di quel che in quella mi vien imposto circa la scusa adequata che per ora pare ch'ei deva fare per aver taciuto quella limitazione di tempo; e l'ho trovato rimesso affatto nella volontà e consiglio di Vostra Altezza, sì che a lei sola e omninamente competa il determinare tutto ciò che giudicarà in questo affare, come dalle tre di lui medesmo credo che nuovamente sentirà quando più precisamente si compiaccia di scriverne l'Altezza Vostra, come dice nella suddetta sua di esser per fare, ritornata che sia a Fiorenza, e il tutto ho notificato anco al Padre Ghiselieri, conforme l'ordine di Vostra Altezza. Essendosi, immediatamente doppo comparse le lettere e doppo ricevutasi da me la cassetta de' dissegni, comparsi i padroni de' medesimi e de' camei trasmessi, ho effettuato lá compra de' camei nel prezzo delle venti doppie e de' duoi invogli de' dissegni C e D pel prezzo di quindici doppie, ritenendone due solamente dal chiesto, e de gli invogli A e B non ho potuto concludere niente, perché si sta alto, ma pure ho tenuto attaccato il negoziato per poter aver quella testa di matita rossa che accenna Vostra A1tezza, quando non restassi d'accordo d'altro. Sì che Vostra Altezza mi va debitrice di scudi romani centocinquantasei, quali, se così resta servita, si degnarà fare far buoni al Signor Gianozzo Manetti, avendo così concertato co' Fantetti e Cattani, che qui gli hanno pagati. Circa i dissegni del Foschi non occorrerà significare altro a Monsù Vouet, perché finalmente gli ha comperati il Conte Malvasia pel prezzo di sessanta doppie di contanti, e non so che pitturaccie che posson valere da dieci doppie in circa; e i camei che si son tolti, forse erano dell'istessa ragione de' dissegni, parendomi, anni sono, d'avervegli pur veduti, se non erro, e sono stati amoreggiati da diverse persone. Qui anessa riceverà Vostra Altezza una cartuccia che mi manda Monsù Vouet da Modena, da trasmettersi a Vostra Altezza con una lettera per il Canonico Cecini, né restandomi che aggiungere, preparo la consulta per far rivedere i dissegni che non sono siati esaminati, per rimandarli poi a suo tempo, e a Vostra Altezza Serenissima umilissimamente mi inchino. Di Vostra Altezza Serenissima umilissimo e devotissimo et obbligatissimo servitore Annibale Ranucci Bologna, li 19 dicembre 1673.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 233-234

Note: