Memofonte

Lamberto Vitali e la grafica

L’interesse di Lamberto Vitali (Milano 1896-Milano 1992) nei confronti della grafica italiana moderna e contemporanea, noto in particolare grazie ai suoi saggi sulla storia dell’incisione, ha stimolato una raccolta di scritti giovanili sull’argomento. Pubblicati su Domus nei primi anni Trenta, quando la rivista di Gio Ponti affida a Vitali il lavoro di inviato alle mostre con l’obiettivo di lanciare “la grande arte italiana”, gli articoli offrono riflessioni sul percorso dell’incisione in Italia tra Ottocento e Novecento, quando la grafica si afferma come linguaggio artistico autonomo.
Vitali, poliedrico commerciante milanese, studioso di fotografia e conoscitore della grafica italiana, esprime giudizi taglienti tipici di un abile collezionista e storico dell’arte autodidatta dalle spiccate capacità critiche verso un’arte osservata non tanto dal punto di vista tecnico, quanto espressivo. Nella scelta degli artisti da recensire, Vitali presenta personalità note e meno note, dagli esponenti dell’incisione lombarda (Federico Faruffini, Mosè Bianchi, Giuseppe Grandi, Luigi Conconi) al Gruppo del Selvaggio, dei quali mette in luce temperamento, formazione, opere e personalità, con l’obiettivo non solo di informare il lettore ma anche di educare al gusto, offrendo esperti consigli a futuri collezionisti. Sempre vivaci anche i costanti confronti tra grafica e produzione pittorica, in linea con l’atteggiamento estremamente moderno di una rivista come Domus, le cui pagine seppero dare dignità alle arti decorative quali elementi integranti dell’architettura moderna e contemporanea.

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sezione a cura di: Irene Calloud